Tra filosofia e psicoanalisi, Erich Fromm ci insegna l’arte dell’amore

L’arte di amare è il primo capolavoro del filosofo tedesco Erich Fromm. Pubblicato nel 1956, l’opera cerca di analizzare le infinite tonalità dell’amore, il sentimento base di ogni tipo di relazione.

Tra filosofia e psicoanalisi

Erich Fromm è un volto molto noto nell’ambito culturale del ‘900. Filosofo psicologo, sociologo, psicoanalista, è proprio in quest’ultimo ambito che si è sempre contraddistinto scrivendo opere come  Psicoanalisi e ragione (1950), Psicoanalisi dell’amore: necrofilia e biofilia nell’uomo (1964) e La crisi della psicoanalisi (1970).

L’arte di amare esplora i diversi piani dell’amore: la devozione per la famiglia, l’amore di e per sé, il legame carnale ed erotico ed infine l’amore per Dio. Ognuna di queste relazioni amorose pone le basi su un aspetto che Fromm ritiene fondamentale: il senso di rispetto e di responsabilità. Sono questi gli elementi che rendono il rapporto vero, solido, capace di durare in eterno.

La nostra analisi pone l’attenzione sul legame di coppia, un tipo di rapporto che trae sempre origine dall’amore per sé.

La relazione amorosa

«La gente ritiene che amare sia semplice, ma che trovare il vero soggetto da amare, o dal quale essere amati,sia difficile »

Chi pensa di leggere questo libro con la speranza di “imparare ad amare” il proprio partner, è fuori strada. Non esiste alcun tipo manuale che insegna ad amare. L’amore è una delle “arti” più difficili da apprendere, in cui l’unica maestra è l’esperienza, portatrice di consiglio. Non possiamo pretendere di esser amati, né si può pretendere di amare. L’amore è un compromesso fra le parti: ognuno dona un po’ di sé e, prima di amare l’altro, è necessario amare noi stessi. Solo così è possibile trovare un equilibrio con il nostro ego. Saper stare da soli non significa vivere in isolati dal mondo, perché  la solitudine strictu sensu è uno stato d’animo che indebolisce e disillude l’uomo.

L’essere umano è un animale sociale e come tale ha la necessità di aprirsi all’altro ed ha il bisogno di relazionarsi, di vivere un rapporto d’amore con il suo simile, una relazione che pone le basi sulla fiducia, sull’umiltà e sul rispetto. L’amore, oltre ad essere un sentimento, è anche l’esigenza di contatto con l’altro.

L’amore e la sfera sessuale

In un rapporto di coppia, l’intimità rappresenta la fiamma che anima la passione dell’amore. A tal proposito, Fromm si trova in disappunto con chi sostiene che la sfera sessuale sia solo pura soddisfazione erotica. L’esigenza di un adempimento al piacere carnale rappresenta, per il filosofo, un presupposto dato dalla frenesia della società moderna. La vita di tutti i giorni, gli usi ed i costumi, ci inducono a vivere la sessualità come puro piacere fisico mettendo in secondo piano il sentimento. Fromm individua nella naturalezza e nella spontaneità della relazione d’ amore il senso dell’intimità e dell’amore carnale: più il legame risulterà vero agli occhi di chi ammira, più il piacere risulterà autentico.

L’amore nella vita quotidiana

Le osservazioni del filosofo si riflettono anche sul nostro quotidiano. Oggi le relazioni d’amore sono schiave del piacere e del consumo. Paradossalmente, tendiamo ad innamorarci di un uomo/donna per il suo apparire estetico, facendo passare in secondo piano i modi ed il carattere, aspetti che, nel migliore dei casi, potrebbero accompagnare la relazione per molto tempo. Ci innamoriamo di persone sbagliate, di uomini/donne che ci trattano male, che abusano della nostra persona e del nostro essere. Viviamo rapporti iniziati con i migliori presupposti ma giunti al capolinea. Le relazioni d’amore sono un incredibile rompicapo. Ma legare con l’altro è necessario, ci rafforza, dona noi la possibilità di scegliere che tipo di rapporto vogliamo instaurare.

L’amore si mostra come un’arte e noi uomini siamo gli artisti di questa opera, capaci di creare dei veri e propri capolavori immortali. Ci troveremo in preda a dubbi, crisi che ci costringeranno a strappare il foglio e ricominciare lo stesso disegno chissà quante volte, finché non sarà conforme ai nostri sogni. Potremo accontentarci di una bozza, fatta alla meno peggio su un fazzoletto durante una cena, usato e gettato. Magari ancora non avremo trovato l’ispirazione giusta e ci troveremo a dipingere autoritratti.

L’amore è un’arte e, come tale, il nostro maestro Erich Fromm ci ha dato delle regole basilari: rispetto, umiltà e responsabilità. Se saremo in grado di utilizzare questi colori primari, plasmeremo l’opera d’amore della nostra vita.


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