Tra Barcellona e Milazzo tutte le location dove andare a mangiare


Tra Barcellona e Milazzo la ristorazione è cresciuta tantissimo. Ne abbiamo già parlato prima dell’estate. Il potenziale ricettivo di quest’area è costituito da un humus gastronomico molto fertile in grado di accontentare davvero tutti, dalla cucina gourmet allo street food. Citare tutte le eccellenze e’ davvero complicato tuttavia andando per categoria – e provando a parlare delle novità – le piste del gusto mamertine brillano di tante bellezze. A Milazzo la solidità di ristoranti come Doppio Gusto, Bagatto, Maurizio Di Bella, rappresentano un tridente d’attacco importante ai quali si affianca un centrocampo altrettanto competitivo: Civico 147, Osteria Adagio Adagio e il Balice di Giacomo Caravello, ormai un must della cucina gourmet made in Milazzo. La difesa di questa formazione è costituita dal Posh Restaurant, il Localino Luxury Bar, la Baia Restaurant, Malvasia, Esposito, Zicily, Degus, Toto’ Passami l’Olio. Una formazione quella milazzese fatta di top player, conferme e new entry, senatori e giovani talenti.

Ci sono poi i fuori rosa che navigano territori esterni alle mura milazzesi del gusto: Tenuta Anasita a San Filippo del Mela (gli allevamenti di bufala sono a Santa Lucia), sua Santità Giuseppe Geraci del Modì prossimo alla sua prima stella secondo voci di corridoio, la Braceria dei Goti a Barcellona dove spicca su tutti il bistrot di Lia Ci Si? e le varie pizzerie gourmet a cominciare da Verace Elettrica, Dumbolone, Vaimo, la Chinta, Doppiozero e il Matto.

Pub, bistrot e gintonicherie non mancano: si va da Totù all’Oblio, Drinkami, Dop, Taverna Mearí, Vermouth e Vinili che di recente ha rilanciato il suo comparto ristorativo, il Borghetto, Cantuccio Rosso wine bar e ristorante, Levante che è una new entry a Milazzo e Pane Mortadella e Champagne.

Tra le rosticcerie, un patrimonio infinito, segnaliamo il panificio Lagana’, Formica, Vera, La Siciliana 2.0 e tantissimi altri. Un articolo a parte per bar e pasticcerie. Qui citiamo solo per dovere di cronaca gli storici Dama, Scotch Bar, Red Moon per le torte, TulBar a Barcellona, Casanova a Olivarella, Nicotina a Santa Lucia del Mela. E poi l’eccellenza tra le gelaterie: Sike’. Tra le formaggerie e botteghe gastronomiche citiamo solo Nania a Milazzo e Prodotti tipici di Montalbano Elicona di Nino Nasisi a Milazzo (Vaccarella).

Cantine Planeta, Grasso e Colosi circondano poi un territorio dove il vino è in continua crescita ma c’è ancora tanto da fare. Tutte queste boutique del gusto costituiscono una rete che per il territorio è una vera eccellenza, un biglietto da visita che andrebbe messo in comunicazione al fine di portare il comprensorio del Mela a una unica grande catena del gusto, valorizzando tradizioni, ricette e prodotti unici. Sentieri del gusto che parlano la stessa lingua tranne uno che abbiamo lasciato alla fine perché “fuori classifica” in quanto promuove una cucina orientale ed è a nostro avviso, in questo momento, la migliore cucina per qualità: si tratta del Sushi Lab di Barcellona Pozzo Di Gotto. Un’altra storia da raccontare.

Così come i giovani che si sono distinti nel campo gastronomico, citiamo solo i più rappresentativi: di Giuseppe Geraci già abbiamo detto, Giacomo Caravello, Alessandro Ilacqua e Mario Cortese. 4 grandi promesse della cucina milazzese nel mondo, testimonial di questo grande patrimonio che si sta sempre più perfezionando.


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