SpaceX verso la sua prova più ardua: la prima missione con equipaggio

30 Maggio, tempo permettendo, sarà una data storica, segnatevela: è il momento in cui un razzo americano porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale due astronauti americani, partendo dal suolo americano. Non succedeva dal 2011, quando il programma Shuttle venne cancellato e gli USA (e alleati) si trovarono a doversi affidare alle Soyuz russe per poter continuare a mantenere una presenza in orbita.

Il razzo che vedete è l’ormai iconico Falcon9 della SpaceX, mentre viene issato sul pad di lancio 39A, a Cape Canaveral. Elon Musk è a un passo dal realizzare un’altra tappa del suo sogno: perché quel Falcon 9 e la capsula che ospiterà Douglas Hurley e Robert Behnken, la Dragon V2, sono entrambi riutilizzabili. Musk fa una promessa che lo Space Shuttle non era riuscito a mantenere: la riutilizzabilità dei veicoli di lancio con un ricircolo dei mezzi molto rapido e una manutenzione economica ed efficiente. Lo Shuttle costava quasi un miliardo di dollari per ogni lancio, 20 volte più di un Falcon 9 e 35 volte più di un Falcon 9 riutilizzato.

Domani, tempo permettendo, sarà il giorno in cui si apre una nuova era dell’esplorazione spaziale. Il giorno in cui, alle 21.20 ora italiana, Bob Behnken e Doug Hurley decolleranno per la prima volto dopo l’era Shuttle da suolo americano su nave americana. Il giorno in cui per la prima volta SpaceX manderà esseri umani nello spazio. Il giorno in cui Elon Musk compirà il primo passo di quel sogno di mandare esseri umani su Marte e oltre.

Da quella stessa piattaforma partirono le leggendarie missioni Apollo. Da quella stessa piattaforma venne fatto il primo centimetro che portò il piede di un uomo su un altro corpo celeste. Dice bene la NASA: in quella capsula, oggi, non vi saranno solo due astronauti. Quella capsula sarà piena delle speranze e dei sogni di una specie che ha sempre avuto il coraggio di esplorare oltre i confini del proprio mondo. È piena dei sogni di colori che decenni fa hanno visto gli uomini sulla Luna. È piena dei sogni di milioni di giovani che vivranno, per la prima volta, il primo, nuovo, passo di una donna e di un uomo sul nostro satellite con le missioni Artemis nel 2024. È piena dei sogni di coloro che forse vedranno con i propri occhi la nostra specie toccare il suolo di Marte. Colui che lo farà potrebbe essere già nato. Marte nel proprio destino, e tutto comincia con questa giornata. Molti di noi non vedranno la conquista marziana: ma oggi è il primo passo di questa conquista, e possiamo dire “Io c’ero”.

Il 30 Maggio è uno di quei giorni che verranno ricordati nella storia dell’esplorazione spaziale umana. Nei decenni o secoli a venire, magari nelle nostre colonie marziane, verrà ricordato il 30 Maggio 2020 come il primo, piccolo passo che portò la specie umana a sbarcare sul pianeta rosso. D’altronde, anche un viaggio verso l’infinito comincia sempre, e necessariamente, con un primo, piccolo, passo.

Fonti: “Chi ha paura del buio?”, NASA.


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