Sicilia, i tamponi sono troppi ma il sistema non riesce a gestirli

La nota di Ruggero Razza

«Per dare effettività alla misura e una più celere esecuzione delle analisi, abbiamo adottato due correttivi: avendo il ministero della Salute ed il nostro comitato tecnico scientifico, sulla scorta delle ricerche in materia a livello mondiale, autorizzato l’utilizzo di ulteriori metodologie, si potrà procedere anche con test rapidi e sierologici: in ogni caso, nelle more di qualsiasi ulteriore acquisizione di metodologie, si proseguirà con il tampone rino-faringeo aumentando il numero dei laboratori dedicati».

Lentezza nell’esaminare i tamponi

Il punto è che ai cittadini, come spiegato da Razza in quella nota, è stato chiesto «di attendere in isolamento volontario il risultato del test», assicurando che l’ esito sarebbe stato comunicato entro il 13 aprile. Cosa che, in moltissimi casi, non è avvenuta. Il perché dei tempi lunghi: Operatori sanitari, dipendenti di case di riposo, di case di cura, ma anche parenti di soggetti risultati positivi: in troppi sono in attesa di una risposta.

E in alcuni casi, essendoci un ordine di priorità per cui viene data precedenza alla comunicazione dei test risultati positivi, ci sono esiti già noti ma non ai soggetti sottoposti a test. C’è poi un altro aspetto: mentre al Policlinico, dove infatti confluisce il numero maggiore di tamponi, il cosiddetto processo di “estrazione” avviene con l’ ausilio di macchine, e quindi più rapidamente, nei laboratori dell’ospedale Papardo e del Cutroni Zodda di Barcellona finora è avvenuto manualmente, con tempi più lunghi.

Da oggi i tempi per esaminare i tamponi saranno brevi

Solo ieri è arrivata al Papardo una nuova strumentazione, costata 13 mila euro, che processa i tamponi in venti minuti, ma la priorità verrà comunque data ai casi critici. La soluzione… tampone, è il caso di dirlo, è stata individuata stipulando convenzioni con alcuni laboratori privati: due a Catania e uno a Messina. Questo ha consentito di portare la capacità di processazioni giornaliere a circa 500 tamponi. A ieri, al Policlinico, c’erano “in coda” circa 200 tamponi di soggetti in quarantena perché rientrati da zone rosse, un arretrato che dovrebbe essere smaltito entro oggi e potrebbe riportare “in pari” l’ospedale universitario.

Il via ai test sierologici

Il via ai test sierologici, disposto dalla Regione, consentirà invece di effettuare uno screening più rapido e completo di operatori sanitari e forze dell’ ordine, i soggetti giocoforza più esposti al rischio contagio e per i quali non ci si può permettere periodi di quarantena, se non necessari. Ieri l’Asp, intanto, per migliorare le comunicazioni con i cittadini che richiedono, appunto, notizie sull’ esito dei tamponi, ha istituito delle linee telefoniche dedicate. Questi i numeri: 090.3653126 e 090.3653414.


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