Quel vino biologico di Cantine Grasso: la storia di un nero d’avola brillante

Cantine Grasso, fondata nel 1887, si tramanda di padre in figlio da cinque generazioni con un obiettivo costante nel tempo: la qualità.

L’azienda ha sede a Milazzo nella parte nord orientale della Sicilia, sul versante tirrenico della provincia di Messina, di fronte alle Isole Eolie.
La particolare conformazione del territorio che muta repentinamente dalla pianura costierra all’alta collina, ha imposto una particolare viticultura caratterizzata da una spiccata frammentazione.

L’azienda dispone oggi di vigneti dislocati in varie parti della provincia di Messina e della Sicilia.

Da alcuni anni la produzione è stata totalmente convertita al sistema biologico: questo significa che nessun prodotto chimico viene utilizzato nella coltivazione dei vigneti e di conseguenza il vino ottenuto è totalmente esenta da residui chimici. I vini di punta dell’azienda sono “Mamertino rosso” (80% Nero d’Avola e 20% Nocera), Nero d’Avola “Moro” (erbaceo, fruttato, sentori di liquirizia e foglie di tabacco), un bianco super complesso “Kalsa”, “Sulleria Mamertino Rosso Riserva” (60% Nero d’Avola, 30% Sirah e 10% Nocera), “Sulleria Bianco” (Inzolia – Grillo – Catarratto) e “Foglio Cinquanta” (dal registro catastale di un antico feudo era pagina 50, gli anziani della zona lo chiamavano così e ha l’etichetta con la mappa catastale).

Di recente abbiamo provato il vino biologico di Nero d’Avola nei ristoranti del gruppo milazzese di Esposito Raffaele e siamo rimasti abbagliati da un vino naturale così persistente e ricco di profumi e intensità olfattive. Un vero gioiello per la categoria.

A cura di Santi Cautela


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