E’ una foto semplice quella scattata ieri da Giulia, nostra lettrice, mentre faceva running a Milazzo. I due anziani ritratti, passeggiano vicini, sembrano raccogliere qualcosa dalla spiaggia, e proseguono mano nella mano. Anche Giulia che ha scattato la foto si è commossa nel vederli passeggiare così, a pochi passi dal mare, zona Tono di Milazzo.

L’amore eterno esiste sembra dire questa foto. Ma esprime qualcosa di più. Esprime la tenerezza dell’amore lontana dai social, ai tempi in cui tutto, persino la tenerezza, è svenduta sui social. Non che ci sia niente di male nel condividere l’amore o l’innamoramento. Ma oggi troppo spesso è usata come merce di scambio. “Se faccio qualcosa col mio partner lo devo dire al mondo”. Ostentare soldi, felicità, benessere, è il mantra di questi anni venti del duemila. Poi c’è chi felicemente passeggia sulla spiaggia in una età avanzata, senza neanche sapere di essere ripreso per quel piccolo frame che ci ha regalato una emozione sana. Quanta è bella la spontaneità di un gesto che non conosce la condivisione fuori. In quel mondo, tra quei due anziani – che sono coppia – non c’è spazio per altro a parte il mare.

Quanta grandezza. Quanta semplicità. La sfida oggi è riuscire a vivere questi momenti, consapevoli della precarietà dei rapporti da un lato, e accettando per una volta di non essere schiavi della condivisione. Viversi il mondo, fuori dal mondo. Milazzo e la sua spiaggia regalano anche queste emozioni.

Ne sono consapevole. Qualche tempo fa, d’inverno, quando il mare di Milazzo è ancora più romantico, incontrai nei pressi del Tono un anziano signore distinto, elegantissimo. Se ne stava seduto su un pezzo di cemento nei pressi dello Stadio Salmeri e contemplava il mare. Sembrava facesse parte del paesaggio. Mi avvicinai per chiedere una foto. Lui, con garbo, rifiutò ma mi raccontò la sua vita. E che ogni giorno amava arrivare fin lì da casa sua, a San Papino, dove poi rientrava per salutare la moglie.

Siamo fortunati, mi dissi, perché a pochi passi dai quartieri popolosi della nostra città, possiamo ancora raccontare e viverci queste storie. Senza social. Ma con tanta socialità. Amare, amarsi, come quei due anziani che passeggiano nell’eternità. E il nostro cuore insieme a loro.