Musicista, scrittore, poeta e soprattutto uomo di fede e solidarietà: Fra’ Domenico Spatola

Fra’ Domenico Spatola è il frate cappuccino della parrocchia “Santa Maria della Pace” di Palermo.

Le sue molteplici attività sia sul campo ecclesiastico sia in quello musicale, come docente di Armonia, Analisi musicale, Organo complementare e Canto gregoriano del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” ma soprattutto lo conoscono per la continua attività in favore dei più poveri, ai quali egli dedica da sempre la sua missione sacerdotale (La mensa dei poveri della Missione san Francesco presso i locali del Convento dei Cappuccini di Palermo è infatti una realtà da lui voluta, che garantisce un pasto giornaliero e altri servizi ai bisognosi).

In pochi però conoscono il poeta attento e sensibile che si cela nell’animo di Fra’ Domenico Spatola.
La sua prima raccolta di versi “In libertà d’amore…” lo fa conoscere al grande pubblico anche come poeta.
Un poeta vero, che loda la vita e la bellezza. Un vero servo dell’Amore.

Chi è il Sacerdote Domenico Spatola

Il sacerdote Domenico Spatola, frate cappuccino dal 1965, è nato a Palermo il 29 marzo 1949.
Ha frequentato gli studi classici e ha conseguito il Dottorato in Teologia, con specializzazione in Ecclesiologia, presso la Facoltà Teologica di Sicilia “S. Giovanni Evangelista” in Palermo.

Ordinato sacerdote nel 1974, ha esercitato il ministero da “Vicario parrocchiale” e, dal 2004 al 2016, nella qualità di parroco nella parrocchia “Santa Maria della Pace di Palermo”.
Inoltre ha conseguito presso il Conservatorio di Musica in Palermo “Vincenzo Bellini” le lauree in “Organo e composizione organistica”, “Musica Corale e direzione di Coro” e “Strumentazione e direzione di banda”.
Dal 1983 fino al 2015 è stato docente di ruolo presso lo stesso Conservatorio, dove ha insegnato Armonia, Analisi musicale, Organo complementare e Canto gregoriano.
Ha pubblicato numerosi saggi analitici relativi ad argomenti ecclesiastici e musicali e, da amante della poesia, ha pubblicato nel 2016 una raccolta titolata “In libertà d’amore…” edita I Buoni Cugini Editori.

Le sue poesie

Sono le vicende dolorose, che ogni giorno segnano la cronaca, a trovare vasta eco nel cuore sacerdotale del cappuccino-poeta, pronto a versare sulle ferite dell’umanità, da samaritano buono, l’olio della consolazione e il vino della speranza. Chi leggerà queste poesie noterà certamente l’amoroso insistere, a volte con toni struggenti, su due tematiche strettamente legate: la mamma, nella sua dimensione ter-rena e celeste, e l’infanzia come luogo di stupore in cui fra Domenico, di tanto in tanto, s’immerge per ritrovare ispirazione nelle inedite situazioni che la vita gli presenta.

Uomo di fede e solidarietà

Da sempre Fra’ Domenico Spatola ha condiviso sensibilmente con i più poveri il bisogno del riscatto sociale e morale, aiutandoli a uscire dalla miseria e creando un centro di assistenza che garantisce agli stessi due pasti giornalieri. Per aprire e sostenere la Mensa dei Poveri della Missione san Francesco, sita nei locali del Convento dei Cappuccini di Palermo, Fra’ Domenico Spatola ha coinvolto diversi collaboratori e istituzioni: tra queste il Rotary Agorà di Palermo, per la disponibilità che i membri dello stesso hanno dato e continuano a dare nella cura specialistica dei poveri nel servizio legale, attraverso uno sportello apposito, a quanti indigenti non saprebbero districarsi nel difficile tessuto della nostra società.

Inoltre, grazie alla volontaria collaborazione di medici, ha aperto sempre all’interno del Centro S. Francesco un poliambulatorio dove sono effettuate molte visite mediche specialistiche riservate esclusivamente ad indigenti.

Padre Domenico vive l’utopia del Vangelo che è il grande sogno di aiutare ognuno a sperimentare la felicità, che non è solo un diritto, ma anche un dovere da ottenere e realizzare, avendone lo stesso fatta esperienza nel dono e nell’impegno della propria vita per gli altri.

Il giornalista è il profeta dei nostri tempi

Il vostro lavoro, la vostra professione è quella di fare felici gli altri. Che è anche il messaggio che Gesù ci ha lasciato. Non quella di essere felici noi, perchè se pensiamo ad essere felici noi, nessuno ci farà felici. Ma se vogliamo rendere felici gli altri saremo felici automaticamente. Il messaggio di Gesù dice che si possiede quel che si dona, quando doni felicità sarai felice.

Pensate che i profeti antichi erano i giornalisti di oggi. Quelli che creano l’opinione. Solo che ci sono, come all’epoca c’erano profeti interessati ai soldi e quindi erano profeti di corte, non dicevano quello che voleva dire il Signore, dicevano quello che faceva comodo e gli faceva guadagnare soldi. Ed erano i cattivi profeti dunque i cattivi giornalisti di allora.

Cercate di stare sempre dalla parte di coloro che fanno crescere la gente. La gente ha bisogno di opinione, ha bisogno di leggere, ha bisogno di chi li guida, ha bisogno di essere luce. Non solo noi sacerdoti dobbiamo fare questo lavoro ma dovete farlo anche voi giornalisti. Cercando la verità. Dove c’è il male dovete additarlo senza paura di perdere il posto di lavoro, altrimenti diventati cattivi profeti.
Questa dev’essere la funzione del giornalista, essere il profeta dei giorni nostri.

Sappiate che la gente comincia ad avere fiuto, distingue quando c’è un buon giornalista e lo segue e quando c’è il fanfarone di turno che dice bugie. L’importante è fare crescere la gente, con cibo nutriente. Quello è il compito che dobbiamo tutti portare avanti. Come io col Vangelo, faccio giornalismo, in quanto cerco di attualizzare il messaggio di Gesù di duemila anni fa e dimostrare che oggi è ancora attuale, il bisogno di libertà che l’uomo ha e che spesso gli viene negato e dunque gli viene proebito di crescere.

La pagina di Fra’ Domenico Spatola dove ogni settimana verrà pubblicato il suo commento al Vangelo, oltre le sue poesie e altri articoli.

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