“Stiamo preparando l’ordinanza che vieta a tutti di uscire dalle proprie abitazioni. Sarà prevista la chiusura di tutte le attività, pubbliche e private sino al 3 Aprile. Resteranno aperte solo le attività per l’approvvigionamento dei generi di prima necessità. Ci sarà un piano per il controllo del territorio. La situazione emergenziale necessita di prese di posizione decise, per qualcuno impopolari. Chi vuole è libero di impugnarle, prendendosi le consequenziali responsabilità”. Vediamo in concreto punto per punto, la strategia di Cateno de Luca di queste ore.
Diffondere informazioni parziali
Il Sindaco della città metropolitana non perde occasione per cavalcare le emergenze e mostrare i suoi muscoli. Il decreto Conte autorizza gli spostamenti per lavoro e necessità. All’interno dei Comuni è lecito spostarsi ma bisogna evitare gli assembramenti. Sono consentite anche le passeggiate. La Sicilia è ben lontana dai numeri della Lombardia, quindi perché questo pugno duro del Sindaco?
“Se le Regioni del centro-nord sono in emergenza, pur avendo dal punto di vista sanitario strutture all’avanguardia – continua il Primo cittadino – qui al Sud l’aumento del contagio sarebbe una tragedia annunciata. Da mie riservate notizie, in tutta la provincia di Messina ci sono appena 10 posti letto disponibili in rianimazione; in Sicilia saranno 70 in tutto. Ma anche se fossero 150 rispetto al rischio di una pandemia nel nostro territorio, cosa succederebbe? Attendo che qualcuno mi smentisca. Volete capirlo che qui l’aumento della diffusione del virus sarebbe una tragedia annunciata?”
La famosa strategia del terrore
Il Sindaco confonde i posti in terapia intensiva e le unità di rianimazione provviste di macchinari per la respirazione. Inoltre in tutta la provincia di Messina i casi di contagio accertati – e nessuno in terapia intensiva – è di 6 unità. Numeri decisamente distanti dalle province rosse del lodigiano. Prudenza, certo. Accanimento e toni poco lucidi? Già la gente è terrorizzata. Questi toni non fanno bene neanche alle attività commerciali.
Il Sindaco non vuole perdere autorità
Il punto è che De Luca ha fatto una sua guerra personale alla movida e ora la sta facendo anche all’ora d’aria dei suoi cittadini. Una reazione scomposta che mostra la vulnerabilità di un Sindaco che sta usando il buon senso di molti – quello sì lontano dalla politica – contro la sua paura di perdere autorità.
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