Milazzo, misure anti-movida prorogate al 31 luglio: si chiude alle 2:30

Divieto di somministrazione di alcolici da asporto dopo le 21 e orario di chiusura nel fine settimana alle 2:30 con mezz’ora di permesso per “consentire di smontare i tavoli”. Da lunedì al giovedì chiusura all’una di notte dei locali.

Si potrà consumare fino alle 2:30 ai tavoli gli alcolici mentre entro le due di notte nei locali aperti al pubblico ma senza vetro, quindi asporto consentito ma nella plastica per intenderci. Resta il limite per i distributori automatici di bevande. 

L’ordinanza fa riferimento soprattutto ai disordini della notte, infatti titola per “prevenire situazione di aggregazione serale/notturna”. La stessa misura firmata dal Sindaco Formica chiarisce una volta per tutte che la decisione è stata presa appunto, dal Sindaco e non imposta dal Prefetto.

L’estratto dell’ordinanza di ieri

Si fa infatti riferimento al Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza dello scorso 11 giugno e a consultazioni con i Sindaci della provincia “a vocazione turistica” per arrivare a misure omogenee per evitare assembramenti. Adesso sappiamo quindi che la stupidità è contagiosa: qualcuno ci spieghi perché un assembramento dovrebbe farsi dopo le due di notte e non anche prima.

Questo accade quando le norme sono scritte da chi non conosce le realtà giovanili altrimenti si saprebbe perfettamente che è proprio nella fascia oraria tra l’una e le due che vi sono i maggiori casi di aggregazione. Non solo. Ma in questo modo è come se si dicesse ai giovani “affrettatevi ad affollare i locali in questa fascia oraria perché poi non si può”.

L’ennesimo atto di cretinismo amministrativo che mira solo a soffocare le attività di Milazzo, già indietro a causa del lockdown. Intanto il coronavirus è un miraggio da mesi. Gli unici casi accertati arrivano dall’Africa… tutto torna, verrebbe da commentare.


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