Il re era nudo. Ora si è vestito di una maggioranza. Potrebbe essere una fiaba molto breve e con lieto fine, quella di Cateno De Luca con il suo cambio di passo. Una manovra per eliminare le manovre di Palazzo. La sua ritrovata maggioranza in consiglio comunale a Messina (non ne ha mai avuta una però) va da Forza Italia al Pd.
E proprio quest’ultimo gruppo va in panne per le scissioni interne. All’indomani dell’Armageddon “deluchiano” infatti, i tesserati Dem di LiberaMe vicini ad Antonio Saitta sono divenuti de facto una costola dell’amministrazione. La dialettica interna al Pd messinese vede, da una parte, la testa di ponte del fronte accademico e centrista rappresentato dai deputati De Domenico e Navarra, dall’altra la base più a sinistra. Escludendo i consiglieri comunali Gaetano Gennaro e Antonella Russo, i restanti consiglieri dem hanno mostrato diversi approcci di dialogo verso il Sindaco. Domenico Siracusano, leader di Articolo 1, apre un’aspra critica nei confronti di Navarra per il suo sostegno a De Luca e lo spostamento al centro dell’ala democratica definita “accademica”. Questo endorsement è stato definito dalla base della sinistra messinese una “gravissima scelta” per citare gli stessi Siracusano e Maria Flavia Timbro.
Intanto cambia il fronte del consiglio comunale dopo il “cambio di passo”, De Luca vanta una maggioranza eterogenea, da Forza Italia al gruppo misto, divenuto il gruppo più numeroso e con i democratici meno “ortodossi”. Un cambio di casacche, oltre che di passi.
Correlati
Scopri di più da Il Tirrenico - Events, food, wine.
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.