Il coronavirus continua a far paura in tutto il mondo. Migliaia di persone muoiono a causa della pandemia, ma, nonostante ciò, alcuni paesi hanno deciso di tentare la sorte e di tornare alla vita di tutti i giorni.
Austria, Danimarca, Norvegia e Repubblica Ceca hanno stabilito di allentare la stretta e riprendere in mano le redini delle propria quotidianità. Agli occhi di molti, però, questa scelta può apparire affrettata ed irresponsabile, dato che il timore di una seconda e terribile fase è sempre tangibile. In prospettiva di ciò, alcuni paesi come l’Italia, la Spagna, la Germania e la Francia, hanno deciso di intraprendere la strada di un lento ritorno alla quotidianità.
L’Europa del nord torna alla routine
Graduale è la ripresa in Austria. Da domani potranno riaprire i piccoli esercizi, i vivai ed i self-service. Dal 1 maggio riapriranno i centri commerciali ed i parrucchieri. Bar e ristoranti dovranno attendere la metà di maggio. Niente eventi fino a luglio e obbligo di mascherine per i luoghi comuni. Per chi non rispetta le regole, è prevista una sanzione di 25 euro.
I cittadini di Praga possono tornare a fare attività sportiva, ovviamente mantenendo le dovute misure di sicurezza. Le attività commerciali sono tornate alla quotidianità. Sì ai viaggi all’esterno purché vengano motivati, con l’obbligo di mettersi in quarantena al ritorno.
Danimarca e Norvegia hanno detto sì al ritorno fra i banchi per gli studenti: da mercoledì i bambini potranno tornare a scuola. Graduale riapertura delle attività come parrucchieri e ristoranti. Smart working per i dipendenti pubblici e privati. Chiuse invece le chiese e le biblioteche fino al 10 maggio. Sospesi gli eventi fino ad agosto.
I passi lenti degli altri paesi
L’Italia e la Spagna sono i paesi europei maggiormente colpiti dal coronavirus. Il nostro paese ha concesso la riapertura solo di alcuni esercizi commerciali, quali librerie, copisterie e cartolerie, negozi per bambini. Riaperte fabbriche che producono componenti elettronici e aziende che si occupano del settore agricolo. Si sta ipotizzando, per le settimane a venire, la riaperture di altre attività commerciali.
La Spagna invece, dopo due settimane di pugno duro, riapre oggi con le industrie e l’edilizia. “Ma non siamo ancora nella fase 2, il confinamento continua – afferma Pedro Sanchez annunciando- l’allentamento delle misure estreme di congelamento dell’economia”.
La Francia continua con la stretta probabilmente fino ai primi di maggio; alcuni ipotizzano fino alla fine di maggio. Molti i pareri discordati per quanto riguarda le riaperture delle attività francesi.La Germania tiene il freno fino al 19 aprile. Oggi Angela Merkel terrà una videoconferenza con i 16 lander per decidere quali ipotesi adottare per un ritorno alla vita quotidiana.
Ogni paese ha scelto di percorrere “itinera” individuali. Ci auguriamo che ogni scelta sia sempre la decisione migliore.
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