La paura, la mandria in fuga dal nord Italia

L’uomo è un essere pensante. E’ un essere dotato di intelletto. L’uomo ha però perso la testa nella fuga in stile “mandria” il sabato notte. Perché si diventa incoscienti e ci si lascia sopraffare dal sentimento, dalla paura ignorando volutamente chi abbiamo di fronte? È venuta meno la responsabilità nei confronti dell’altro. Per salvare noi stessi, sempre se di tutela possiamo parlare, abbiamo messo a repentaglio la vita di chissà quante persone. Perché questa perdita di senso di fronte ad un dramma che stiamo vivendo? Perché l’uomo ha perso il senso civico?

La paura rende irrazionali

Con queste parole il filosofo Umberto Galimberti descrive la paura:

“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”.

La paura è un’emozione primaria innata dell’uomo. Tutti abbiamo paura. Il panico che si è scatenato nelle ultime 48 ore è la prova palese di come l’uomo si sia lasciato sopraffare da un’insensata incapacità di agire, compiendo un gesto irresponsabile mettendo a repentaglio la propria vita ma anche quella degli altri. Parliamo di 7.000 persone che hanno scelto, in maniera poca coscienziosa, di scendere in Sicilia. Una spacconata che sta seriamente mettendo a rischio il sistema sanitario dell’isola.

Era necessario questo repentino e sconsiderato rientro al sud? Quanti di questi hanno avvisato le autorità competenti dell’arrivo? Davvero si metteranno in isolamento e quarantena? Tante e troppe domande che dilagano della nostra testa, tutti quesiti ai quali è difficile trovar risposta. Viviamo in uno status di preoccupazione dettato sia dai numeri che di ora in ora aumento, ma anche dalle palesi situazioni lacunose del nostro sistema sanitario. La mancata responsabilità da parte di queste persone è stata irriguardosa.

In un periodo delicato come questo i colpi di testa non sono ammessi. La razionalità e il ligio rispetto delle regole oggi più che mai sono necessari per proteggere noi stessi ma anche gli altri da questo dannato virus. Restiamo umani: solo avendo rispetto per noi stessi riusciamo a prospettarlo a chi ci sta di fronte. Rispettiamo tutte le misure di prevenzione per evitare il proliferarsi di nuovi contagi

#iorestoacasa

Sui social gira questo nuovo hashtag, è l’iniziativa intrapresa da molti personaggi del mondo dello spettacolo per sensibilizzare maggiormente le persone ad essere coscienziosi. Vasco Rossi, Fabio De Luigi, i Ferragnez, Fiorello e tanti altri volti noti, hanno deciso di non uscire di casa in questi giorni per evitare il contagio. Esempi da seguire sia per i più grandi che per i più piccoli.

 


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