Non una vera trasformazione ma una implementazione di un concetto ben chiaro alla città: la voglia di mangiar bene. In diverse fasce e in diverse categorie, Barcellona Pozzo di Gotto è diventata negli ultimi due anni, soprattutto nel 2024, una meta per gli amanti del food. La caratteristica principale di questo fenomeno non è dettata solo dall’apertura di nuovi e attrattivi locali sempre più di tendenza ma dal fatto che anche i locali storici si sono saputi adattare ai trend e alle trasformazioni della gastronomia.
Tanto che oggi si può parlare di polo gastronomico in riferimento a Barcellona. Senza andare lontano nel tempo, l’esplosione di Barcellona come meta fissa anche per chi è di Milazzo e dintorni si deve a dei giovani ristoratori che abbiamo raccontato sul giornale in questi anni. Non semplici pub o birrerie ma luoghi dove divertirsi senza spendere eccessivamente tanto. Pioniere fu la Taverna Meari per i giovanissimi, poi lo Sharaba per quei trentenni spariti da Milazzo – una intera classe che anagraficamente non esce più – Lia Ci Si? per un target più adulto e poi i locali della ex Pescheria, dal Perditempo per gli amanti della musica rock e indie, a questi locali aggiungiamo il nuovo Piccolo Ritrovo a Oreto dalle atmosfere spaghetti western, la Salumeria King, il Dop, i ristoranti come Panzakina, le steakhouse di alta qualità come Braceria dei Goti e Masterchef.
Le pizzerie come la Chiave del Gusto, il Girasole, Matteotti, DoppiaC, le focaccerie e gastronomie, le pasticcerie, i bar, le pollerie, le pescherie e infine i Food Truck, ossia “le camionette” – di recente abbiamo provato Cip e Ciop alla fine del ponte di Barcellona. Veri e proprio templi del gusto, ciascuno con un profilo diverso, completano una offerta gastronomica che accontenta proprio tutti. Al punto che oggi è difficile non trovare un locale, dal lunedì alla domenica, in grado di non soddisfare anche i palati più esigenti.
Ci aggiungiamo anche il Sushi con le diverse proposte da Yoki Sushi a Sushi-Lab per il gourmet, anche in questo settore Barcellona domina il panorama. E non c’è da stupirsi se a risentirne, in chiave positiva, sia proprio il mondo della mondanità e degli eventi sempre in crescita guardando alla bella stagione. Nonostante Barcellona non sia una meta “turistica ed estiva” si difende bene grazie ai locali dell’ex Colonia e al Bardot di Calderà. Aggiungiamo poi la vicina Portorosa e il gioco è fatto. In un gioco di ponti crollati, Barcellona è quell’isola felice che non ti aspetti.
A cura di Santi Cautela

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