Il conservatore Kanye West
Il rapper afroamericano Kanye West – celebrità mediatica, oltre che musicale – ha annunciato nella giornata del 4 luglio la sua candidatura alla presidenza USA. Non è l’unico personaggio del mondo dello spettacolo ad aver annunciato la sua volontà di concorrere alla Casa Bianca: basti pensare a Dwayne “The Rock” Johnson, ad esempio. Essi pensano che una forte presenza mediatica possa bastare per vincere le elezioni come nel caso di Donald Trump.
Dimenticano però che Trump ha – alle sue spalle – numerose entità politiche: dagli evangelici, agli ultra conservatori, al movimento di Bannon, al tessuto dell’alt right anti establishment. Kanye West è noto per le sue esternazioni bizzarre, le quali hanno spesso avuto un effetto importante sulle vendite dei suoi dischi. Il rapper è un noto repubblicano e conservatore. Difatti, basti pensare all’appoggio dato a Donald Trump durante le elezioni presidenziali.
Durante il loro incontro alla Casa Bianca, il rapper aveva sfoggiato il famoso capellino rosso con su scritto “M.A.G.A.“: Make America Great Again, slogan di Trump. Successivamente si è tirato fuori dalla politica poiché, secondo lui, è stato strumentalizzato dalle forze politiche repubblicane. Il 5 luglio del 2020 Kanye West è tornato alla ribalta con un tweet molto significativo: “Ora dobbiamo realizzare la promessa dell’America credendo in Dio, unificando la nostra visione e costruendo il nostro futuro. Sono in corsa per la presidenza degli Stati Uniti“
I punti fondamentali del programma West
Lo slogan della sua campagna è semplicemente: “YES“. Il “NO“, invece, è diretto a Donald Trump. Kanye West ha deciso di scendere dal carro del magnate americano, ma non ha dimenticato il suo appoggio in passato: “il presidente più vicino che abbiamo avuto negli anni per consentire a Dio di essere ancora parte del dialogo“. Inoltre Kanye non ha ancora presentato i documenti ufficiali per poter partecipare alla gara presidenziale.
In un’intervista a Forbes ha dichiarato che la sua compagna di corsa sarà la predicatrice del Wyoming Michelle Tidball. Ad oggi, Kanye West non ha ancora una struttura fissa per la sua campagna elettorale. I suoi due unici consiglieri sono la moglie Kim Kardashian e il fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk, incaricato da Kanye del programma spaziale della nazione americana.
Quali sono i punti fondamentali del suo programma? Anzitutto ha dichiarato di aver contratto il Covid-19 a febbraio, ma ha altresì riferito di essere totalmente contrario alla somministrazione di un vaccino: “Quando dicono che il modo con il quale combatteremo il Covid-19 è con un vaccino, voglio andarci molto piano…“, ha dichiarato West.
Secondo il rapper, Bill Clinton è una persona speciale, mentre Biden non lo è. “Trump? Non è sulla mia strada, ma potrebbe essere parte della mia strada“, ha detto. Al contrario del Presidente USA, West non ha accusato la Cina per la diffusione del Covid-19. Inoltre crede che sia Dio, e non il pubblico votante, a scegliere il Presidente. “Se vinco nel 2020, allora era questo l’appuntamento di Dio. Se vinco nel 2024, vorrà dire che era invece quello l’appuntamento di Dio“.
Kanye West vuole ripristinare la preghiera nelle scuole, affermando che gli omicidi, i suicidi e l’abuso di droghe siano il risultato del fatto che Dio abbia abbandonato l’educazione. Il rapper non ha idee reali su questioni urgenti come le tasse, difatti tra le priorità dell’Occidente di Kanye West ci sono: “Pulire le sostanze chimiche. Nel nostro deodorante, nel nostro dentifricio, ci sono sostanze chimiche che influenzano la nostra capacità di essere al servizio di Dio“.
Kanye West, il distruttore di luoghi comuni
Un rapper che supporta Donald Trump suscita scandalo, questo si sa. È una cosa più unica che rara nel mondo della musica. Com’è noto, il 99,9% di chi fa rap è schierato apertamente contro il Presidente USA e quindi un rapper afroamericano di Atlanta che lo sostiene suscita più scalpore che altro. Quando si presentò col cappellino rosso con su scritto “M.A.G.A.” alla Casa Bianca, ci mancò poco che l’opinione pubblica americana lo definisse un eretico.
L’effetto di questa scelta di Kanye sull’opinione pubblica è stato, mutantis mutandis, come se Saviano partecipasse ad un raduno di Fratelli d’Italia.
Kanye West ha raggiunto l’apice quando ha dichiarato al sito TMZ che la schiavitù degli afroamericani è stata “una scelta“. Se avete seguito le vicende legate all’orrendo omicidio di George Floyd e alle proteste del movimento «Black lives matter», potete capire l’impatto di una affermazione del genere. Insomma, Kanye non ha mai avuto peli sulla lingua. Un caso davvero particolare che rischia di ritrovarsi in lotta contro i grandi della politica.
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