Il paradosso della bretella: rimuoverla potrebbe costare quanto la sua costruzione

Le parole del Sindaco della Città Metropolitana, Federico Basile, qualche giorno fa, a margine della mareggiata che ha in parte distrutto la bretella ormai chiusa tra Milazzo e Barcellona sul torrente Longano, lasciano presagire un paradosso abbastanza controverso. Nel suo lungo commento, Basile, fa riferimento alla visione dell’ente da lui rappresentato, di non aver mai condiviso la bretella come soluzione perché, appunto, la prima mareggiata l’avrebbe portata via.

Sarebbe stato meglio un ponte provvisorio – tipo quello che per 11 anni ha collegato Calderà a Barcellona lato mare – e prefabbricato. Secondo Basile inoltre, i costi per la rimozione della bretella saranno importanti. E noi aggiungiamo, forse anche quanto la sua costruzione. Infatti dovranno essere smaltiti i materiali di sostegno, i new jersey sul piano stradale – in parte distrutti dal mare – e poi bisognerà comunque garantire al cantiere del ponte di Cicerata l’adeguato collegamento subalterno.

Insomma, stai a vedere che la bretella più inutile della storia – rimasta aperta solo due mesi – costerà ai cittadini due bei paradossi: quello della sua inutilità strutturale in termini di sicurezza e quella sui costi (di costruzione e rimozione). Mentre si dibatte ancora sulle responsabilità in un eterno processo di Norimberga e scarica-barile tra enti e livelli amministrativi, l’immagine di quella “trazzera” come l’ha definita Basile, semi-distrutta dal mare, ci ricordano quanto umiliante, frustrante e dissacrante sia il livello politico del nostro territorio. Siamo riusciti a capovolgere la situazione: dove c’era un ponte ora ce ne sono due, inutilizzabili entrambi.


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