In provincia di Messina è secondo per altitudine solo a Floresta, è il borgo agricolo di San Teodoro, situato alle falde del monte Abate, a circa 1150 metri sul livello del mare.
Il borgo risale al XVI secolo, da sempre borgo agricolo, dedito alla coltivazione di olive, cereali e legumi, ma anche alla pastorizia e alla silvicoltura.
Si trovano infatti testimonianze di inizio secolo scorso, di resti di mulino e palmenti.
Ancora oggi queste rimangono attività principali, infatti San Teodoro è apprezzato e conosciuto come luogo in cui si producono molti prodotti tipici come l’olio DOP e una qualità buonissima di carne suina e ovina, tra i formaggi tipici il primo sale, ma anche mozzarelle e ricotte.
É uno dei centri più piccoli facente parte del Parco dei Nebrodi, zona in via di sviluppo anche da un punto di vista turistico, grazie ad un turismo di montagna legato ai suoi suggestivi itinerari che vedono San Teodoro protagonista insieme ad altri piccoli borghi della zona, come Bronte, Cesarò, San Fratello e Troina.
Ogni anno nel mese di Luglio si svolge la sagra del grano e del castrato, un tipico momento di folklore in cui poter scoprire questo bellissimo angolo immerso tra i Nebrodi, ma anche un appuntamento gastronomico molto atteso e apprezzato per la celebrazione di due eccellenze della tradizione culinaria locale, cioè la carne di castrato e i prodotti da forno, e non, realizzati con il grano duro.
Durante questo evento si organizzano anche rievocazioni storiche, che mirano a far rivivere ad ospiti e spettatori, scene di vita quotidiana ambientata nel Medioevo, legate soprattutto al mondo contadino.
Una bella occasione per conoscere uno dei piccoli borghi della provincia di Messina, territori ancora poco avvezzi al turismo, ma che raccontano tanto della vita di un tempo.
A cura di Veronica Cautela
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