I sentieri del gusto a Milazzo e dintorni: conosciamo l’eccellenza gastronomica locale

Milazzo e il suo comprensorio offrono eccellenze ormai consolidate e riconosciute in tutta Italia. La produzione legata al vino, dalle cantine Planeta in poi, ha fatto di questo territorio un fiore all’occhiello per diversi cultori del buon cibo e del buon bere. Volendo provare a tracciare dei percorsi del gusto, si sono distinti diversi chef che meriterebbero senz’altro riconoscimenti internazionali. Uno su tutti Giuseppe Geraci che nel suo Modì a Torregrotta ha creato un vero e proprio laboratorio del gusto grazie all’esperienza degustativa dei suoi crudi di pesce.
Maurizio Di Bella, Renato Maiorana, Alessandro Ilacqua, Giovanni La Macchia, Dario Pandolfo e Giacomo Caravello sono anche loro ambasciatori della cucina milazzese nel mondo.

Una brigata di innovatori nel preservare la tradizione e recuperare quelle finezze destinate alla sapienza del mare.

All’esperienza degli chef si aggiunge poi quella dei ristoratori sapienti come Stefano Caminiti, Raffaele Esposito, la famiglia Calabrese, la famiglia Zizzo. Ovunque Milazzo racconta di sentieri del gusto ed eccellenze di alto profilo via via più raffinati.

Una citazione merita la nuova esperienza dell’Osteria Adagio Adagio, il Posh Restaurant, M’arricriu e l’Hostaria San Francesco, Zicily.

Troppi sarebbero quelli da ricordare e descrivere in una catena virtuosa sempre più grande e forte. A questa esperienza bisogna aggiungere la seppur motivata classe di pub e rosticcerie che con coraggio diffondono la loro offerta gastronomica. Ci sentiamo di condividere l’esperienza di Malvasia da un lato, per quanto concerne le apericene, e Mastro Dante dall’altra.

E anche con le pasticcerie non manca certo la qualità. Da segnalare la nuova esperienza della Tenuta Anasita che si aggiunge alla storia delle famiglie di pasticceri, dai Sergente ai Dama fino ai Fiumara e poi Casanova. Il gusto per il gusto. Milazzo diviene oggi la località in provincia di Messina dove mangiar meglio e con più scelta rispetto a località più blasonate ma che scelgono comunque il formato onnicomprensivo del turismo di frontiera e stagionale.

Un luogo dove turismo e tradizione riescono ancora a parlare la stessa lingua almeno per quanto concerne l’esperienza gastronomica che porta in grembo secoli di esperienze legate alle tonnare e alla conservazione del pesce, dalle alici alla bottarga fino alla ventresca di tonno.


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