Un terribile incendio è scoppiato nella cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul a Nantes stamattina intorno alle 7.30, pronto l’intervento dei vigili del fuoco che da subito hanno circoscritto e domato le fiamme. All’interno della struttura sono stati rinvenuti tre ordigni situati in diversi punti: uno accanto al grande organo, gli altri due ai lati delle navate. Al riguardo è stata aperta un’inchiesta per incendio doloso.
Dai primi rilievi, il corpo dei vigili del fuoco fa sapere che l’organo principale è andato in parte distrutto, innumerevoli i danni, ma non sono paragonabili all’incendio che, il 15 aprile 2019, ha colpito la cattedrale di Notre-Dame di Parigi.
Già in passato la cattedrale di Nantes venne danneggiata: nel lontano 1972 infatti fu investita dalle fiamme, bruciò il tetto e parte della struttura. Riaprì le porte ai fedeli nel 1985.
«Che tristezza vedere la storia che oggi si ripete- ha affermato il deputato della regione, ed ex ministro, Francois de Rugy, esprimendo la sua solidarietà nei confronti dei vigili del fuoco che – stanno combattendo con le fiamme per limitare i danni». Il procuratore Pierre Sennes ha aperto un’inchiesta per “incendio doloso”.
La Francia sotto il mirino dei vandali
Negli ultimi anni la Francia è stata soggetta a devastanti atti che hanno principalmente colpito i simboli del culto cristiano. Solo nel corso del 2019 si contano oltre un migliaio di episodi “anti-cristiani”: sono 996 gli atti vandalici contro i luoghi sacri; in 56 altre occasioni, si è trattato di “minacce”. I fatti in questione hanno avuto alta rilevanza soprattutto nella parte sud-ovest del paese, da sempre palcoscenico di atti di indicibile violenza nei confronti della cristianità.
Vi è un colpevole?
A chi attribuire la colpa di tutto ciò? La tentazione è quella di collegare i fatti noti ai movimenti che sono nati di recente. Essi si ergono portatori di principi egualitari, sbagliando spesso e volentieri modo di agire: non è con la violenza che si mette fine alle ingiustizie. Non è con atti vandalici che si cancella la storia, per quanto possano esserne stati duri ed irragionevoli gli esiti. Le malsane e barbariche vicende degli ultimi periodi però, stanno mettendo a rischio le stesse basi della cultura occidentale: è inaccettabile veder morire per mano vandalica il nostro patrimonio ed i nostri valori.
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