Elezioni Milazzo, definita la griglia di partenza. Formica si ritira

Sciolto il rebus della Lega a Milazzo che andrà sulla candidatura di Damiano Maisano, il quadro d’insieme è chiaro. I candidati a Sindaco per Milazzo saranno sette. Secondo quanto riferito dal Pd il sindaco uscente, Giovanni Formica, alla fine avrebbe rinunciato.

Partiva certo dalle ultime posizioni in termini di consenso e non avrebbe spostato di molto il probabile risultato finale ma è una notizia che il Pd a Milazzo sia ancora alla disperata ricerca di una candidatura. Dopo l’annuncio “simbolico” di Salvatore Messina del Movimento per l’applicazione dello Statuto siciliano, Adele Roselli sarà il candidato Sindaco per il resto del centrosinistra mentre Giovanni Utano, inizialmente candidato “civico” sarà trainato anche dal Movimento 5 Stelle e, forse, dal Pd in una coalizione ispirata al governo nazionale (tutt’altro che allergica ai partiti tradizionali).

Risalendo sulla griglia di partenza, Maurizio Munafò appare ancora tra i candidati a Sindaco anche se il suo nome non sembra “girare” molto nella Piana. In pole position i due “nemici giurati” Lorenzo Italiano e Pippo Midili, quest’ultimo rappresentante della coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Diventerà Bellissima).

Entrambi i favoriti vantano programmi concreti e all’insegna del “si può fare” ma Midili resta per i book-makers in vantaggio visto il numero di liste che lo sostengono. Il dubbio è se vincerà al primo o al secondo turno, questa volta in forse. Per Italiano la vera sfida sarà dimostrare di avere ancora la sua verve da combattente “gentile” ormai alla sua quarta candidatura a Sindaco mentre per Midili, già Assessore nella giunta di Carmelo Pino, la vera sfida sembra esser rappresentata dall’unità della sua coalizione, definita da molti un carrozzone tra ex esponenti della giunta Formica, pezzi del centrodestra e del centrosinistra e deputati che storicamente cannibalizzano posizioni e schemi di potere a Palermo.

Midili ha più di mezza vittoria in tasca ma dovrà vincere la più grande delle sfide: riuscire a governare dimenticando la maledizione di Formica, le vittorie “semplici” per un pilota non lo sono sempre per la squadra.


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