Il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo 2024 ha coronato il Marocco vincitore del Bia Cous Cous World Championship, l’evento che celebra lo scambio tra culture attraverso la cucina. La manifestazione, che si tiene ogni anno in Sicilia, ha visto la partecipazione di 10 squadre provenienti da tutto il mondo e il piatto tradizionale marocchino ha conquistato il palato della giuria.
Quest’anno la 27° edizione si è svolta dal 20 al 29 settembre, con sponsor speciale Amadori. La manifestazione è stata presieduta da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly.
Il Cous Cous Fest: un evento culturale di portata mondiale
Il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo non è solo una competizione gastronomica, ma una celebrazione dell’unione tra le culture. In questa edizione, 10 team di chef provenienti da Cina, Eritrea, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Russia, Tunisia, Ucraina e Medici Senza Frontiere si sono sfidati per il titolo di campione mondiale.
Il festival, si è affermato come un palcoscenico per promuovere la diversità culturale e lo scambio di idee culinarie. La squadra marocchina, composta dagli chef Chaoui Hanae e Mourad Dakir, ha trionfato grazie a un cous cous tradizionale che richiamava i sapori e le tradizioni delle montagne dell’Alto Atlante.
La loro vittoria è stata segnata dalla forte connessione con la cultura marocchina, come dichiarato dagli stessi chef: “Il nostro cous cous rappresenta un simbolo di famiglia, tradizione e gratitudine, con ogni ingrediente scelto e preparato con amore.”
Successi internazionali e premi speciali
La finale ha visto protagonisti il Marocco, la Cina e il team di Medici Senza Frontiere. Il team cinese ha conquistato il premio per la migliore presentazione del piatto, mentre Medici Senza Frontiere ha ricevuto il riconoscimento per la cottura più innovativa, utilizzando tecnologie avanzate che hanno impressionato la giuria.
L’Italia non è rimasta a mani vuote: il team italiano al 4° posto, composto da Antonino Ingargiola e Andrea Pellegrino, ha ottenuto ben 2 premi speciali. La loro ricetta, intitolata “il ricordo”, ispirata alla tradizione e cultura siciliana, ha vinto il premio UniCredit per la ricetta più sostenibile e il premio per la ricetta più originale, consegnato da Conad.
La sostenibilità e l’originalità del piatto italiano hanno dimostrato come la cucina tradizionale possa essere reinterpretata con un tocco moderno, mantenendo intatti i legami con le radici culturali.
L’Importanza della tradizione nel cous cous
Il successo del Marocco al Cous Cous Fest evidenzia quanto la tradizione sia un elemento fondamentale nella cucina. Chaoui Hanae e Mourad Dakir, entrambi chef affermati nel panorama milanese, hanno saputo rappresentare al meglio le loro origini, portando sul palco un cous cous che è molto più di un semplice piatto.
Il Cous Cous, un piatto che racchiude storia e tradizioni millenarie, è divenuto simbolo di inclusione e scambio culturale. Durante il festival, lo spirito di condivisione tra culture diverse è stato esaltato non solo dalla competizione, ma anche dalle attività collaterali come la sfilata di moda organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove giovani designer hanno presentato creazioni ispirate ai Paesi partecipanti. Queste attività hanno sottolineato come l’arte culinaria e la moda possano unirsi in un linguaggio comune, quello della creatività e dell’inclusività.
Il forte impatto sociale del Cous Cous Fest
Il Cous Cous Fest non si è limitato alla celebrazione del cibo, ma ha anche avuto un forte impatto sociale. La presenza di Medici Senza Frontiere come charity partner ha portato l’attenzione sull’importanza della solidarietà e dell’impegno umanitario.
Il team di Medici Senza Frontiere, capitanato dallo chef Cesare Battisti, ha utilizzato la cucina come veicolo per promuovere un messaggio di speranza e innovazione. La loro cottura tecnologicamente avanzata ha dimostrato che la cucina può essere uno strumento di cambiamento e progresso.
Considerazioni finali
Il trionfo del Marocco al Campionato Mondiale di Cous Cous è una testimonianza del potere del cibo nel connettere culture diverse e nel preservare tradizioni antiche. L’evento di San Vito Lo Capo continua a essere un punto di riferimento nel panorama culinario internazionale, dimostrando che, attraverso la cucina, è possibile promuovere un dialogo interculturale che arricchisce tutti.
A cura di Elina Sindoni
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