Coronavirus e omertà solo in 35 ad autodenuciarsi a Barcellona

“L’uomo è un essere pensante. E’ un essere dotato di intelletto. L’uomo ha però perso la testa nella fuga in stile “mandria” il sabato notte. Perché si diventa incoscienti e ci si lascia sopraffare dal sentimento, dalla paura ignorando volutamente chi abbiamo di fronte? È venuta meno la responsabilità nei confronti dell’altro. Per salvare noi stessi, sempre se di tutela possiamo parlare, abbiamo messo a repentaglio la vita di chissà quante persone. Perché questa perdita di senso di fronte ad un dramma che stiamo vivendo? Perché l’uomo ha perso il senso civico?” scrive Giulia De Gaetano nel suo articolo precedente (QUI)

Perchè a Barcellona oltretutto non vi siete autodenunciati? Regna anche in questo caso l’omertà? Forse per la paura di essere additati o non visti di buon occhio vi ha trattenuto? Ma non vi ha mai trattenuto da diversi anni a questa parte, a guardare tutti come esseri inferiori, solo perchè studenti alla Statale di Messina e non come voi agli “alti ranghi” della Milano moderna. La ruota gira ed ora siete voi a non essere benvisti da quegli esseri che ritenete inferiori ma che comunque vi accolgono sempre di buon cuore, anche questa volta. Ma dovete autodenunciarvi.

Sono stati inviati solo 35 moduli di autodenuncia da parte dei barcellonesi rientrati in città dalle regioni del Nord Italia negli ultimi 15 giorni. Il dato provvisorio è stato raccolto attraverso la mail della polizia municipale, messa a disposizione dal Comune nelle ultime 24 ore.

La situazione è comunque in evoluzione. Il dato risulta poco rispondente alla realtà, visto che nella vicina città di Milazzo i numeri sono il triplo.

Si ricorda che l’autosegnalazione e l’autoisolamento non sono facoltativi, ma sono obblighi previsti da un’ordinanza regionale. In caso di inottemperanza sono previsti anche tre mesi di carcere, pene che potrebbero aumentare se viene accertata una colpa più grave.


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