La storia si ripete: come accaduto lo scorso autunno il cimitero di Milazzo rimane senza loculi disponibili per il seppellimento dei suoi cittadini.
Nonostante la permanenza a casa, la morte non ha risparmiato i milazzesi. Infatti in questi due mesi, si è venuta a creare una spiacevole situazione. All’interno della sala mortuaria dello stesso cimitero, si assiste alla visione di circa 10 bare; la causa è da rintracciare nella mancanza di loculi per seppellire le salme.
Si tratta di defunti che in vita non erano iscritti presso nessuna Società di Mutuo Soccorso o di Confraternita. Tanta la rabbia e lo sgomento da parte dei familiari che non sanno come comportarsi data l’inadempienza del Comune di Milazzo.
Come mai il Comune non ha posti?
Si tratta di una punta di un iceberg. Dopo opportune ricerche è emerso che, nei mesi precedenti, la situazione è passata in sordina grazie alla formula del “prestito”. Si tratta di una soluzione non del tutto regolare poiché non è prevista da nessuna ordinanza comunale. Però a quanto sembra è stata adottata per sopperire alla mancanza di loculi. Non siamo certi del numero di salme che si trovano “momentaneamente” in prestito presso altre celle, ma siamo convinti che i 25 posti in cantiere da parte del Comune, saranno sufficienti per colmare la richiesta momentanea. Un tappa buchi insomma.
Confraternite e Società di Mutuo Soccorso
Il fenomeno della mancata sepoltura delle salme non è un’esclusiva del Comune. Purtroppo a pagarne le conseguenze sono anche alcune delle Società di Mutuo Soccorso. Lo scompenso delle celle però, in questo caso, non è dato dall’omissione progettuale di queste, ma dall’amministrazione comunale che tarda a valutare e a concedere le dovute autorizzazioni.
Sappiamo inoltre che, dopo aver sollecitato più volte l’attuazione della delibera comunale G.M. n.140 del 10/12/2014 ( Costruzione cappelle cimiteriali da parte di società e confraternite di Mutuo Soccorso) i sodalizi hanno sempre ricevuto parere negativo da parte dell’Amministrazione Comunale tutt’ora in vigore. Di conseguenza, le Società per ottemperare a questa negligenza, si sono attrezzate facendo richiesta di ristrutturazione delle vecchie cappelle, così da poter ampliare il numero di posti a loro disponibili tramite l’esumazione o la creazione di nuovi loculi all’interno di esse.
I sodalizi ricorrono al TAR
Abbandonate a se stesse le povere Società di Mutuo Soccorso, convinte di aver diritto alla concessione dei lotti di terreno come delibera sopra citata, decidono di ricorrere al TAR. Nel novembre dello scorso anno, il tribunale ha dato ragione ai sodalizi. Infatti, la sentenza obbliga il comune di dar seguito alla medesima ordinanza per la costruzione delle cappelle societarie.
L’Ufficio Tecnico della casa comunale però non si è mai pronunciato al riguardo. Esso ha dichiarato di non poter procede in nessun modo in quanto vi è la mancanza di un piano regolatore cimiteriale. In seguito alla decisione del Dirigente sono trascorsi i 120 giorni concessi dal TAR al Comune per l’attuazione della delibera. Di conseguenza, si è insediato il commissario ad acta nominato in sentenza dal tribunale. Egli provvederà a dar seguito a tale ordinanza.
Quella che si presenta è una situazione davvero spiacevole sia per i cittadini che per le Confraternite e le Società di Mutuo Soccorso. Sorge spontaneo chiedersi come mai il Comune di Milazzo ha deciso di non dar seguito alla delibera? Perché continua ad essere ostile nei confronti dei sodalizi?
Le Società e le Confraternite infatti, rappresentano circa 85% della popolazione milazzese. Perché andare conto gli interessi dei propri cittadini? Troppo astio regna nei piani alti del Palazzo dell’Aquila, chissà cosa bolle in pentola.
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