Che la Forza sia con te! Oggi si celebra lo “Star Wars Day”

L’origine del mito

21 ottobre 1977: Star Wars esce nei cinema di tutta Italia e ottiene immediatamente un notevole successo. Si trattava della novità più altisonante del periodo e nessuno aveva mai visto sul grande schermo tanta magnificenza fantascientifica. George Lucas, il suo inventore, non avrebbe mai immaginato la portata che Star Wars avrebbe assunto nei decenni in divenire. Oggi il respiro di Darth Vader o la parlata “contro le leggi della sintassi” del maestro Yoda permeano la nostra cultura popolare.

Il mito nasce dopo una serie di scelte travagliate alle quali è stato sottoposto Lucas. Star Wars non nacque soltanto col mero scopo di allietare il pubblico con la visione di immagini spettacolari provenienti dallo spazio “conquistato” qualche anno prima. La saga di Guerre Stellari è in realtà ricca di mille significati, i quali permeano la vita di tutti i seguaci più accaniti della saga.

Il progetto fu rivisto più volte e lo stesso Lucas ha ammesso – senza alcun anelito di superbia – che tutto l’universo da noi conosciuto stava già dentro la sua testa dal 1977. La Repubblica, la storia di Anakin e di Luke, le origini di Darth Vader e quant’altro erano già state “preventivate“. Nessuno, quando vide per la prima volta Guerre Stellari – successivamente rinominato “Una nuova speranza” – si sarebbe immaginato un continuum del genere.

Tre anni dopo, con l’uscita del secondo film “L’Impero colpisce ancora“, il pubblico scoprì una minuscola parte del progetto di Lucas. Onde evitare anteprime scomode a coloro che non hanno ancora visto la più grande saga fantascientifica della storia del cinema, ci limiteremo ad affermare che al termine di quel film decine di migliaia di persone in tutto il globo iniziarono a tessere e creare i loro costumi di Star Wars.

Tre anni dopo uscirà “Il ritorno dello Jedi“, ma il titolo gettò un’ombra misteriosa sul prosieguo della saga. Il film ottenne – come gli altri due – un successo strabiliante e da quel momento in poi si pensò alle possibili spiegazioni per ciò che era avvenuto prima di Luke, Han e Leila. L’attesa quasi ventennale verrà interrotta dall’uscita della saga “prequel“, la quale racconta la vita di Anakin Skywalker.

Disney e Star Wars, un binomio “infelice”

Storia, filosofia, economia, gli scritti di Harrison e i film di Kurosawa. All’interno di Star Wars c’è praticamente tutto. Purtroppo, con l’avvento della Disney e l’uscita di scena di Lucas, i toni sono nettamente cambiati. Dal tono sicuramente più “adulto” dei primi sei film, si è passati a declinare il mito di Star Wars alle leggi del nuovo mercato. La sacralità degli Jedi e della Forza, l’eterno duello tra il Bene e il Male è stato annichilito dalla volontà di produrre un merchandising pressoché infinito.

Sicuramente questo dualismo non ha interrotto la sua corsa infinita con l’ultima trilogia uscita nei cinema nel secondo decennio degli anni 2000, ma ha sicuramente ricevuto una forte “censura” sotto alcuni aspetti. Cambia la società, cambia anche ciò che vedi al cinema. Di certo la Disney non avrebbe mai riproposto la sensualità di Carrie Fisher nel palazzo di Jabba in uno dei film della sua nuova trilogia.

Altresì non avrebbe mai permesso delle scene tremendamente crude come la trasformazione di Darth Vader. Con il nuovo lavoro della Disney, Star Wars si è allontanato dal confronto con “Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov” e “Il Ciclo di Dune di Herbert“. Si è persa la chiave ermetica che permeava la Forza e i suoi sacerdoti, buoni o cattivi che siano. Si è preferita una storia “soft” per accontentare il pubblico più piccolo abituato alle produzioni Disney.

Star Wars rimane comunque un’opera gigantesca permeata da una serie di significati incredibili.

Storia, filosofia, politica: tutto nel calderone di Star Wars

La Forza è quella che dà al Jedi la possanza. È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la Galassia“. Su queste parole di Obi-Wan Kenobi si potrebbe scrivere un manuale di filosofia. La Forza si può definire come l’energia vitale che penetra e regge tutto il cosmo, l’ordine ordinante all’interno dell’ordine ordinato, la luce del bene e della ragione, opposta alle tenebre del male e dell’arbitrio.

Essa può essere percepita da tutti, ma è principalmente percepita e utilizzata dagli Jedi, non ha una natura biologica o materialistica, ma trascende la materia; la Forza è dunque una energia metafisica, spirituale. Quest’energia illumina l’uomo, guida un Jedi verso la saggezza e lo eleva dalla mera materialità e datità del corpo e del mondo. Tuttavia, se essa viene utilizzata in malo modo, si rischia di cadere nel tranello del Lato Oscuro.

Il Lato Oscuro è fascinoso, seducente. È l’idea che l’uomo possa farsi da sé, è l’estrinsecazione della profetica mania di onnipotenza dell’uomo che travalica i proprio limiti morali. Esso nega il bene, nega la distinzione tra Bene e Male. In definitiva, è il male che sceglie se stesso. Ne “La Vendetta dei Sith” il Cancelliere Palpatine esplica così il Lato Oscuro: “Il lato oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità da alcuni ritenute ingiustamente non naturali“.

In Star Wars vi è anche una serie di riferimenti ad eventi storici. Ad esempio la guerra dei “Quoti“, successivamente rinominata “Cloni” riprende parte degli avvenimenti accaduti in Iraq. Lo stesso pianeta “Teth” ricorda l’offensiva del Tet compiuta dai Vietcong contro l’esercito americano. I cavalieri Jedi e la loro organizzazione fanno tornare in mente le “sacre” scritture delle chanson de geste, le quali raccontano le grandi avventure dei cavalieri europei. L’Impero Galattico, con le sue divise e la sua ferocia ricordano fedelmente il Terzo Reich e l’Alleanza ribelle i movimenti antifascisti creatisi durante il periodo del secondo conflitto mondiale. La stessa armatura di Vader prende spunto dalle corazze dei samurai.

Cos’è Star Wars per noi fan?

Star Wars è tutto. Il capolavoro di Lucas permea ogni aspetto della nostra vita. I suoi insegnamenti hanno permesso a numerose generazioni di compiere dei passi fondamentali. Il tema dell’eterno dualismo si incontra con la mediocrità dell’individualismo odierno e ci invita a scegliere. Di certo il Lato Oscuro è più affascinante, più facile, ma al tempo stesso consuma chi vi appartiene. Il Lato Chiaro, fonte di saggezza, è più difficile da mantenere in auge nella nostra anima, ma è colui che ci permetterà la salvezza dalla miseria dell’oscurità.

Si può effettivamente affermare che abbiamo avuto la fortuna di vivere nell’epoca di Star Wars. La sua colonna sonora, le interpretazioni, le scene cult e quant’altro hanno creato un mito immortale. La tragedia degli Skywalker merita di essere assurta nell’Olimpo degli scritti cavallereschi e non solo. Sicuramente meriterebbe – al pari della saga di Tolkien – di essere discussa all’interno degli ambiti accademici.

Che la Forza sia con voi, amici e lettori del Tirrenico!


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