Che bella movida! Barcellona e Milazzo: l’intercity dei giovani

Un grande polo della movida. Milazzo e Barcellona potrebbero essere un esempio unico siciliano. Lo abbiamo visto in questi giorni. Non soltanto un tandem stagionale tra le due città più grandi e popolate della provincia di Messina ma anche una intercity che va dall’aperitivo al cocktail notturno. Barcellona è tornata protagonista indiscussa della golden hour, l’ora del tramonto, quella dell’aperitivo, con il Dop protagonista.

Poi Lia ci si? Una certezza granitica per il food, e la Taverna Mearí un’altra location serale fatta di cocktail e artisti locali che grazie a Tiziano trovano spazio e visibilità. E in effetti la serata di Ognissanti è stata un successo e un traguardo per la città del Longano. La poca distanza con Milazzo crea una rete che si è sviluppata negli anni e che ormai parla la stessa lingua: quella della notte. Milazzo tra il Borgo, la Marina e lo Shore offre tanto per cena e dopo cena.

Ma l’alternativa post aperitivo barcellonese ora è double face con serate a tema, buona musica, cocktail e risate chiassose, quelle che piacciono agli amici del Tirrenico. E per tutte le età si fa festa. Siamo da poco rientrati dalla Baia Restaurant cena e spettacolo per un pubblico più maturo. Ma non ci siamo allontanati di molto dalla più giovanile pescheria (milazzese e barcellonese).

Se solo le istituzioni prendessero seriamente questa progettualità che si chiama movida, la naturale predisposizione del territorio ne farebbe una eccellenza virtuosa. Più di come e’ ora. Parcheggi, sicurezza e viabilità andrebbero attenzionati. Basterebbe allontanare certi tabù perché movida è anche tanto altro: ristorazione, beverage, musica e arte, maestranze, intrattenimento ma soprattutto posti di lavoro.

Quelli tra Milazzo e Barcellona sono circa 500. Un piccolo esercito fatto di barman, personale di sala, deejay, artisti e pr. Non chiamatelo indotto perché è molto di più. E non inquina.


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