La visita di Cateno De Luca a Milazzo è stata molto discussa nei giorni passati per la polemica del mancato permesso di utilizzare l’aula consiliare. L’incontro si è svolto infatti all’interno di Palazzo D’Amico questa mattina. Presente anche il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Oliva.
De Luca ha mostrato una lettera che gli è stata recapitata contenente delle minacce e in riferimento a suoi incontri passati con l’Avv. Cattafi a Barcellona Pozzo di Gotto nel 2006. Da qui il suo post su Facebook:
Oggi a Milazzo insieme all’on. Alessandro De Leo abbiamo avuto l’occasione di chiarire alcuni punti cruciali che guidano il nostro impegno per il cambiamento nei palazzi municipali. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di portare avanti l’autonomia del nostro territorio e creare un fronte alternativo al centro destra. Con grande piacere abbiamo accolto la scelta di Damiano Maisano che ha abbracciato questa visione decidendo di aderire al progetto di Sud chiama Nord. Non c’è nessuno scambio alla base della sua decisione oggi, ma solo la consapevolezza che la nostra è l’unica proposta politica che può fare la differenza. Abbiamo apprezzato il garbo del presidente del consiglio comunale che è venuto a porgere comunque il suo saluto, anche se ci sono punti di disaccordo sulla sua interpretazione del regolamento dell’aula consiliare.
In questo percorso, chiediamo ad ognuno di prendersi la responsabilità delle proprie scelte. Non siamo qui per fare giochi di potere, ma per unire le forze in modo trasparente.
È evidente che la nostra azione e la nostra presenza sul territorio a qualcuno sta dando fastidio, prova ne è la lettera anonima in perfetto stile mafioso che qualcuno ha ritenuto di farci avere pensando di poterci intimidire.Noi non abbiamo nulla da nascondere, non abbiamo scheletri negli armadi e certamente non saranno atteggiamenti dal sapore “mafioso” a farci cambiare idea o strategia.Non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno e auspichiamo che il comitato di Sud chiam Nord di Milazzo sappia fare delle scelte politiche ed amministrative nell’esclusivo salvaguardia delle prerogative della città di Milazzo.
Tutti sanno che coloro che utilizzano i palazzi municipali come la propria segreteria politica non sono benvenuti in Sud chiama Nord e non avranno diritto di cittadinanza con intese con gli uomini e le donne di Sud chiama Nord.
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