Caro Giovanni mettici la faccia e revoca l’ordinanza anti-movida

Glielo chiedono tutti, gestori, giovani, cittadini, imprenditori. L’ordinanza con cui i locali devono di fatto chiudere entro le due è una mortificazione per una città come Milazzo da sempre incentrata sulla movida notturna.

Una tristezza infinita vedere locali all’aperto dover sbaraccare già dall’una e mezza di notte. Quale sia il senso di adottare una isola pedonale in centro se poi già dalle due in poi la tristezza regna sovrana. Bastava tenere il presidio di sicurezza della polizia locale – lo stesso che pattuglia il centro in queste sere – per garantire la sicurezza in centro anche pre-ordinanza.

Invece no. Il mortorio è assicurato. Ma caro Giovanni, un’isola pedonale non sono due transenne in una strada. Serve coraggio. Servono idee. Animazione e intrattenimento dove sono? Un piano parcheggi per garantire l’intermodalità? E’ facile propagandare di uscire a piedi, certo. Un po’ difficile metterlo in pratica per gli abitanti del Capo o della Piana. Invece cosa fa il Sindaco? Crea stalli per i motocicli, togliendo parcheggi per le auto. Una coperta corta divenuta un fazzoletto.

E che dire dei locali di Vaccarella tagliati fuori con una facilità incredibile? Doveva esser garantito anche a loro di poter lavorare ma così restano fuori dal disegno pedonale nonostante siano centro storico a tutti gli effetti. Caro Giovanni, manca davvero poco al tuo triste epilogo ma trova il coraggio di metterci la faccia e lasciare almeno un buon ricordo in chiusura, non sia mai otterrai qualche redenzione dalle urne milazzesi: ascolta gli imprenditori, i giovani e gli artisti di Milazzo, tutti in difficoltà. Revoca l’ordinanza anti-movida una volta per tutte.


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