Alla scoperta di Millesulmare Bianco Doc dell’Etna

Santa Mare La Nave: viticultura eroica a 1.100 m.s.l.m.

Contrada Nave è un lembo di terra situato a 1.100 metri sul livello del mare a Nord-Ovest dell’Etna.

Anticamente si presentava come uno splendido giardino curato dal meticoloso lavoro dei contadini, i quali seppero selezionare varietà di frutteti, uliveti e vigneti che si potessero adattare al meglio alle estreme condizioni climatiche e alle continue trasformazioni del suolo, dovute alle eruzioni dell’Etna.

Con il cambio generazionale e i cambiamenti sociali, questi terreni rimasero incolti per un bel po’ di tempo, fino a quando, negli anni 2000, la famiglia Santa Maria La Nave, avviò la mission di recuperare antichi vitigni autoctoni, tramandando alle generazioni future il prezioso patrimonio etneo.

La filosofia di lavoro di Santa Maria La Nave è quella di curare con dedizione e passione i vigneti con tutto l’ambiente circostante. Dopo una selezione massale durata circa quindici anni (massale è il metodo tradizionale di riproduzione della vite, che garantisce variabilità genetica all’interno dello stesso vigneto), nasce Millesulmare Sicilia Bianco DOC, vinificato da Grecanico Dorato in purezza.

Millesulmare è un vino vulcano identitario, in cui la mineralità che vira a sfumature sulfuree, ne rappresentano la vena portante, rendendolo persistente al palato.

È un vino di montagna che sa anche di mare, con il suo finissimo color giallo paglierino, possiamo apprezzare note di agrumi che si fondono con sentori di ginestra e spezie, come pepe bianco e vaniglia. Infine, ciò che stupisce è anche la sua longevità, nonostante sia un vino bianco, in base alle condizioni d’annata, la sua evoluzione in bottiglia può continuare fino a dieci anni, per chi, ovviamente, riesce a resistere alla tentazione di aprirlo prima.

A cura di Eleonora Sindoni


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