Alla scoperta della Malvasia delle Lipari DOC

Le Malvasie sono ceppi di vitigni aromatici (comprendono viti a bacca bianca e a bacca rossa) accomunate da origini antiche e con un profondo legame ai commerci del Mediterraneo. Al nome Malvasia, sono legate diverse ipotesi e leggende, ma si pensa che derivi dal nome della città greca Monemvasia, antico porto con una sola entrata che fu un importante punto commerciale nel Mediterraneo.

Da lì, i veneziani, grandi commercianti, cominciarono ad esportare un vino dolce e profumato noto come vinum malvasiae. I diversi ceppi delle Malvasie presenti nella nostra penisola, presentano caratteristiche organolettiche differenti ma tutte però trovano un comune equilibrio tra acidità e dolcezze (equilibrio che porta ad un grado di altissima gradevolezza).

La denominazione Malvasia delle Lipari DOC, è stata riconosciuta nel 1973, ma la produzione di questo vino affonda la radici in epoca antichissima, già ai tempi dei Greci e dei Romani. La Malvasia è arrivata alle Isole Eolie grazie ai Greci, molto probabilmente nel corso delle loro colonizzazioni tra il VI e l’VIII secondo a.C. I Greci, che fondarono diverse colonie in Sicilia (come Naxos, Catania, Siracusa), portarono la viticoltura tra le Isole Eolie, l’Isola di Milae e Tindari.

Tra tutte le isole Eolie, scelsero Lipari poiché l’unica che poteva essere abitata, e Salina, per la grande presenza di terreni adatti alla coltivazione.

Tra le varietà portate c’era proprio una forma primitiva della Malvasia di Lipari, apprezzata per il suo profumo e la sua capacità di dare vini dolci adatti alla conservazione. Il vitigno si adattò perfettamente al clima caldo e ventilato delle Eolie, dove la tecnica dell’appassimento al sole era già nota in diverse zone del Mediterraneo. Infatti, quando i grappoli più sani raggiungono la giusta maturazione, vengono raccolti a mano e lasciati appassire sotto al sole sui “cannizzi” (graticci) per circa 10-20 giorni al fine di far evaporare acqua e umidità e concentrare zuccheri e aromi. Solo a quel punto, l’uva è pronta per la vinificazione.

Tra i custodi di questo dolce nettare, nell’Isola di Salina si trova l’azienda Caravaglio produttrice dal 1989. La Malvasia delle Lipari DOC nasce su suoli di origine vulcanica e sabbiosa, ricchi di zolfo e ossidiana che danno al vino un’ottima acidità. È un blend costituito dal 95% di Malvasia di Lipari e 5% di Corinto Nero. Dopo la vinificazione, senza aggiunta di lieviti, la Malvasia è affinata in parte in acciaio e in parte in rovere per sei mesi. Successivamente all’imbottigliamento, riposa altri sei mesi in cantina prima di poter essere commercializzata.

Nel calice si presenta con un meraviglioso color ambrato dai riflessi dorati, brillante e con un’ottima consistenza. Al naso il bouquet è ampio e raffinato, con sentori fruttati di datteri, albicocche secche, fichi, uva sultanina. Note speziate dolci di vaniglia. Al palato stupisce l’elegante freschezza che per essere un vino dolce non risulta essere mai stucchevole. Finale lungo con accenno di sapidità.

A cura di Eleonora Sindoni


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