Era il 7 febbraio 2009. Quella notte, di rientro da una serata, sulla A20 tra Messina e Milazzo, la giovane ventenne Alba Munafò perdeva la vita in un incidente autonomo. L’autostrada maledetta, la stessa dove ha perso la vita, non distante dallo stesso punto, il giovane Claudio Paci. Lo abbiamo ricordato ai recenti Tirrenico Awards con un premio alla memoria artistica.
Sono tanti i giovani che ci hanno lasciato in questi anni, spesso proprio su quelle strade tormentate, dissestate, figlie di una politica e di una burocrazia disattente e meschine. Collegamenti vulnerabili, lo abbiamo detto più volte, autostrade che spesso anche in direzione Catania si sono prese giovani vite. Alba era all’apice della sua vita, della sua bellezza e della sua solarità. Voluta bene e amata da tutti, il suo ricordo a Milazzo, è intramontabile. Una vicenda che ricordiamo ogni anno e che si aggiunge alla scia di tristezza legata ai giovani che mancano nella nostra quotidianità. Oggi sarebbe una donna di 35 anni, magari avrebbe una famiglia, un lavoro, un futuro e un presente. Ma continua a vivere nella memoria di tutti noi.
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